Benvenuto, il nostro blog vuole informare i cittadini della Valdichiana, e non solo, sull'imminente costruzione e messa in funzione di centrali a biomasse che bruceranno olio combustibile. Qui troverai informazioni su cos'è una centrale a biomasse, come funziona, quali sono i progetti approvati e in corso di realizzazione, quanto costano in bolletta questi impianti, i danni alla salute e all'ambiente. Siamo curiosi di sapere cosa ne pensi e di leggere i tuoi contributi, ma ti preghiamo di attenerti alla tematica del blog...grazie.


11 nov 2012

HAPPY IN VALDICHIANA


Venerdì prossimo, 16 novembre, a partire dalle 19.30, in Piazza Padella a Pozzo della Chiana, Foiano, si terrà un nuovo appuntamento targato Made in Valdichiana. 
Questa volta sarà un Happy Hour con musica dal vivo e dj set. 
Ringraziamo "l'Associazione Per il Pozzo" per la collaborazione e l'utilizzo della struttura coperta, allestita in piazza. 
Vi ricordiamo che la serata è in favore della raccolta fondi per sostenere gli alti costi del ricorso al TAR contro le centrali elettriche ad olio combustibile di prossima realizzazione a Foiano, località Renzino. La nostra è una battaglia che vuole salvaguardare la salute dei cittadini e la tutela della Valdichiana. 
Basta venire a divertirsi per fare un grande gesto di salvaguardia della propria salute e del proprio territorio. 
Vi aspettiamo.
 

L'ingresso alla serata è di 5 euro a persona comprensivo di bevuta.

Insieme all'ingresso potrete assaggiare, a scelta, il Valdichiana Libre, alcolico e/o analcolico, il nuovo cocktail Made in Valdichiana. Il buffet è libero. 
 

Nuova Centrale ad Olio


7 nov 2012

La Valdichiana vista da Powercrop

Ieri è stato presentato, all'hotel Planet di Rigutino,  il progetto di PowerCrop per la centrale nel territorio di Castiglion Fiorentino, vogliamo condividere con tutti la rassegna stampa e le parole di chi era presente.


Meno male che Sadam c’è


Il 6 novembre, mi sono recato a Rigutino, alla presentazione del progetto di centrale a biomasse, che ormai da alcuni anni la Sadam-Maccaferri tenta pervicacemente di realizzare nella Valdichiana castiglionese.

Nella sala dalle luci abbassate, i presenti osservavano un silenzio quasi religioso, mentre immagini luminose apparivano su grandi schermi. Intanto, sulla ribalta, si alternavano fior fiore di professionisti dall’inconfondibile accento emiliano-romagnolo, che da sempre mi viene da accostare a culatello, tòrtelèn, piadina, lambrusco, sangiovese … Ma, gli ingegneri e gli architetti della Sadam, avevano poco a che fare con l’enogastronomia; a sentirli parlare e spiegare a noi, poveri Chianini, il vero senso della vita, mi facevano andare con la fantasia a lontani colonizzatori-missionari, pieni di zelo e di attenzione per il bene degli indigeni (meglio se indigene).

Alla fine della mega-presentazione, mi sono detto: che bischeri che siamo stati e siamo, noi oppositori del progetto Sadam! Possibile che non abbiamo capito chi fa di tutto per il nostro bene?

Già, non ci eravamo accorti che grazie alla Sadam, l’agricoltura della Valdichiana eviterà di ridursi alla monocultura di quell’ignobile cereale chiamato GRANO.

Non sapevamo che sarà proprio la Sadam, con la sua centrale-inceneritore a biomasse, a salvarci dalle tossine del mais scadente ed ammuffito; e magari anche dal grano con i funghi. Sì perché qualche commerciante disonesto potrebbe ricavarci farine e poi immetterle sul mercato, ma con la Sadam, un bel falò nella centrale e via. Già, ma i fumi? Tranquilli, ci sono le “maniche” che fermano tutto, almeno così dovrebbe essere.

E non rompete, come fa il Ministro delle Politiche Agricole Catania, con il consumo di terreni agricoli, perché tanto l’area individuata era già occupata da un porcile di 300 metri quadrati; quindi, 300, 3.000, 30.000 …, è solo questione di zeri, che come si sa non valgono nulla. E poi, volete mettere il laghetto del porcile, bello ripulito con tanti bei pesciolini?!? Ci potrebbe essere qualcuno, antiquato, che non è d’accordo con quelle grandi strutture e con gli alti camini in un’area di pregio paesaggistico e storico, ma anche lui verrà messo a tacere, perché basterà un olivo o un cipresso ad attenuare l’impatto della centrale sul paesaggio. E poi, che barba quell’insistenza delle Soprintendenze, sempre a citare l’articolo 9 della Costituzione, che recita “La Repubblica … tutela il PAESAGGIO e il patrimonio storico e artistico della Nazione”: basterà cancellare l’articolo e chissenefrega del Paesaggio!

Volete un po’ di acqua calda per lavare l’auto d’inverno? Ecco che la centrale potrà cedervela per ben 8.000 ore all’anno; le altre ve la scaldate da soli. Volete un po’ di corrente per cogliere l’uva di notte? Basta fare la domanda alla vicina centrale e via.

Lavoro per tutti, anche per quegli agricoltori, che già lavorano sui campi tutto il giorno, ma che saranno riconteggiati tra i “nuovi posti di lavoro”. Prati fioriti, campi di girasoli e granturco no-food (quindi poco controllato sul versante pesticidi e concimi?), un bel via vai di autotreni, ma che gentilmente si fermeranno quando ci saranno tanti turisti – per non disturbarli; silos a salsicciotto ed a salamino, sparsi per la Valdichiana, per accumulare il prodotto della filiera corta di 70 chilometri, ma allungabile a richiesta, sempre a termini di legge, è ovvio.

Insomma, non capisco perché non siamo andati incontro alla Sadam con ghirlande di fiori, tamburini e pifferi, invece che protestare per tanti anni e auspicare i forconi. E pensare che il sindaco Paolo Brandi, lungimirante, prima del regalo più grande lasciato ai Castiglionesi, aveva provato a lasciare in eredità a tutta la Valle proprio questa centrale del “bengodi”. Lui sì che verrà ricordato nei secoli, mica il suo vicin di casa, Giuseppe Fanfani, che si preoccupa della salute dei suoi cittadini e dell’etica applicata all’economia agricola!

Sulle note di un motivetto, che tanta fortuna e sviluppo ha portato all’Italia, stavo intonando “Meno male che Sadam c’è …”, quando, purtroppo, mi sono svegliato, con il mal di testa …

Santino Gallorini